La mente incarnata


La teoria della mente incarnata (Embodied) considera la cognizione come radicata nelle strutture corporee. La consapevolezza corporea assume un ruolo centrale per la comprensione dei processi cognitivi e mentali.
La mente è restituita all’organismo, si esprime nell’organismo e attraverso di esso.
La proposta teoretica dell’Embodied mind presuppone il superamento del dualismo corpo/mente. La mente è incarnata nelle strutture funzioni dell’organismo e inserita nell’ambiente umano e naturale. Presuppone anche il
ripensamento del modello input/cognizione/output, accogliendo il concetto di percezione-azione secondo il paradigma senso-motorio. In questo modo si supera totalmente la metafora del cervello come “computer” a favore della concezione di una cognizione distribuita.
La cognizione situata presuppone una concezione non astratta del corpo-mente. Non esiste mente umana senza cervello ma il cervello non coincide con la mente. Il sistema nervoso controlla le diverse operazioni corporee ma ha bisogno del corpo. Lo sviluppo cognitivo è posto nella capacità percettiva del corpo e nel movimento.
Le neuroscienze aiutano a considerare in modo preciso l’esperienza umana in termini di Embodiment inteso come il processo che riconosce il proprio corpo come appartenente a sé. Le sensazioni corporee interagiscono con la mente: c’è un background dei sentimenti che è influenzato dai cambiamenti e dalle perturbazioni dello stato interno del corpo, dal tono fisico generale della persona. S’incontra una persona, la si guarda negli occhi e si ricava un’impressione immediata del suo stato d'animo e delle sue intenzioni che
predispone all'incontro.
Nell’Embodiment, movimento e immaginazione si danno circolarmente, così come cognizione ed emozione. Ogni forma di conoscenza passa attraverso l’esperienza corporea. Lo dimostra l’uso delle metafore linguistiche: gli aspetti
operativi della corporeità sono alla base degli stati mentali e del linguaggio. A. Damasio ha evidenziato il ruolo della componente corporea all’origine delle emozioni, della coscienza, dell’empatia.
Queste espressioni mentali tendono al superamento delle classiche
dicotomie cognizione/emozione, mente/corpo, proponendo uno studio della mente incarnata e non riducibile al cervello. I processi di Embodiment (conoscenza incarnata) consentono quindi collegamenti sinergici tra ambiti esperienziali differenti, tentando di superare la scissione tra l’affezione che è all’origine della simbolizzazione e la personificazione che è l’effetto del sentire il corpo dell’altro e del “sentirsi sentiti” dal corpo dell’altro. Questo sentimento è la base della comunicazione interpersonale.
Si realizza così un’esperienza sempre più completa e consapevole dell’essere-nel-mondo, che si estende fino alla sintonia con il sistema ecologico.






Questa scheda  è stata redatta da: Domenico Cravero   in data  01/04/2022



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